Fresh Plaza sul ficodindia dell'Etna DOP: scopri l'articolo!

Fresh Plaza sul ficodindia dell'Etna DOP: scopri l'articolo!

freshplaza.it , 29-07-2019, di Concetta Di Lunardo

 

L'arte di coltivare il ficodindia, alle pendici dell'Etna

 

"L'inizio della stagione di commercializzazione del Ficodindia dell'Etna DOP è ormai alle porte. Buone le produzioni in termini di qualità e proprietà organolettiche, grazie a un inverno non particolarmente rigido e a condizioni climatiche favorevoli nei mesi primaverili. Il risultato sarà un frutto integro e di qualità, che si presenterà nella sua piena naturalezza sulle tavole dei consumatori".
Così a FreshPlaza Giovanni Bua, presidente dell'Organizzazione di Produttori La Deliziosa, azienda leader nella coltivazione e commercializzazione del prodotto.

OP La Deliziosa è un realtà imprenditoriale specializzata nella produzione e commercializzazione di eccellenze nel panorama ortofrutticolo italiano e siciliano in particolar modo.

FreshPlaza si è recata in visita presso l'azienda, situata alle pendici dell'Etna e che di fatto costituisce l'areale più grande d'Europa per il Ficodindia dell'Etna Dop.

Emerge in modo evidente la passione con cui vengono condotte le coltivazioni, la profonda conoscenza delle tecniche agronomiche e di coltivazione. Ma, soprattutto, la grande esperienza e razionalità nelle lavorazioni, l'oculatezza nel somministrare le risorse idriche per far fronte alle temperature elevate di questi giorni; l'ottimizzazione della raccolta, anche attraverso la tecnica manuale della pre-despinatura che facilita la raccolta del prodotto.

Come sottolinea Pietro Bua, responsabile comunicazione e marketing: "Le importanti campagne di informazione messe in atto negli anni, hanno fatto sì che oggi il consumatore sappia apprezzare appieno le proprietà del frutto, riconoscendone la stagionalità. In linea con le politiche di marketing, è in corso il consolidamento e la crescita del brand Sicilio, la linea top quality dedicata al ficodindia. Dii anno in anno, registriamo un aumento di notorietà e riconoscibilità del marchio".

"In linea con i nuovi trend di consumo, sensibili alle tematiche ambientali, abbiamo rivolto l'attenzione anche alla tipologia di packaging utilizzato e ai processi di confezionamento. La scelta è quella di ridurre l'impatto ambientale, mediante l'utilizzo di confezioni mono-materiale, interamente riciclabili".

La materia prima viene lavorata all'interno di un moderno stabilimento, con celle frigo e celle di smistamento per il prodotto finito. Il confezionamento dei prodotti è realizzato attraverso linee di lavorazione automatizzate e di tipo tradizionale. L'azienda dispone di confezionatrici Flow-pack, Girsac, Vertbag, CBR Reti e Borse termosaldate da 1 a 4 chilogrammi, oltre a cartoni per rinfusa o impaccato.

"Sul piano della competizione internazionale - precisa Giovanni Bua - per il comparto non sembrano esserci insidie, in quanto la Spagna ha pochissima produzione; il Messico (pur essendo il maggior esportatore di ficodindia) ne utilizza grossi quantitativi per il consumo interno (che considera la pianta totalmente commestibile, quindi anche le pale o cladodi). Anche i Paesi del bacino del Mediterraneo come la Tunisia e il Marocco non hanno grande produzioni. In Sudafrica, invece, ci sono impianti condotti da europei con areali produttivi che immettono prodotto da febbraio in poi, quindi con un calendario commerciale diverso dal nostro".

"Gli obiettivi comuni della nostra Organizzazione di Produttori – conclude Salvatore Bua, direttore commerciale del marchio - sono la promozione di valori condivisi come l'origine, la qualità, la tracciabilità e filiera controllata della materia prima. Tali valori sono trasmessi anche al mondo della grande distribuzione, allo scopo di avvicinarla alla produzione e, in maniera diretta, al consumatore finale, sempre più sensibile su questi temi".